Luciano Nichetto

Luciano NICHETTO nasce a Murano (VENEZIA) il 5 Giugno 1935.
È un predestinato.
Nasce cioè in quell' unico posto al mondo dove il sostantivo " VETRO " ha un significato inappellabile, la creazione di capolavori eterei , quasi incorporei con quella magica materia nata da un miscuglio sabbioso che passato attraverso la purificazione del fuoco diventa " puro spirito ".


Già all'età di 10 anni è in fornace ( all'uso degli antichi muranesi ) per iniziare, come "garzone", quel lungo apprendistato che può durare oltre un decennio e che porta i più dotati verso l' agognata condizione di " Maestro Vetraio " di prima categoria .

Luciano NICHETTO segue l' iter naturale nella fornace " SEGUSO Vetri d' Arte " che lo ha visto ragazzino seguire con passione e volontà ferrea i Vecchi Maestri al lavoro, realizza il suo sogno di sempre, il sogno di tutti i ragazzi muranesi suoi coetanei . Diventerà " Maestro Vetraio " all' età di 19 anni continuando poi la sua opera nella prestigiosa Vetreria muranese per oltre 20 anni, realizzando innumerevoli " pezzi " pregiati nella migliore tradizione del " Vetro veneziano " .

L'aggettivazione " veneziano " è d'obbligo, storicamente parlando, in quanto le fornaci per la lavorazione vitrea di oggetti d' uso quotidiano e non, nacquero nell' ambito delle isole Realtine, in quel " Rivoalto " che doveva dar corpo nel tempo a quella innaturale, unica al mondo, meravigliosa, Città che è Venezia . Senza dimenticare che, con molta probabilità, l'attività già si svolgeva in tempi protostorici nella leggendaria TORCELLO .

E' solo a partire dal 1291, comunque, che l' Arte vetraria artistica si ritrova circoscritta nell' isola di MURANO, dove peraltro è assai probabile si fosse già spontaneamente localizzata per evitare il flagello de fuoco che, a quei tempi, colpiva frequentemente l' edilizia veneziana . Questo inciso si rende necessario per capire l' evoluzione artistica del Nostro che, mosso da quel senso di ricerca attiva di chi nel Vetro ha sempre visto una componente del proprio esistere, decise di passare in un' altra fornace per dedicarsi alla creazione di " Sculture Artistiche " . Quasi un passaggio epocale per chi, nato soffiatore nel rispetto della tradizione, si ritrova a lavorare vetro a " massello " per dar vita a nuove opere d' arte così come richiesto da nuovi mercati e collezionisti, in una naturale evoluzione delle cose, in un mondo che stava cambiando .

Ma in tutto ciò NICHETTO vide, in proiezione futura, la possibilità di apprendimento di nuove tecniche da assimilare e mettere a frutto per rendersi sempre più evoluto e preparato . Ed ecco che questa sua naturale curiosità per tutto ciò che è nuovo nel suo lavoro, lo porta, nel 1977, a trasferirsi nel Sud America, in Venezuela, ed impiegarsi, in qualità di Maestro, presso la Fornace " ICET ARTE MURANO " dei Signori AVA, con la sua naturale propensione a conoscere e far conoscere . E, come successo per tanti suoi Antenati nei secoli passati, si fa onore, mostrando a genti di paesi lontani la maestria di chi il Vetro l' ha inscritto nel proprio DNA, quasi una predisposizione divina che porta i Muranesi a primeggiare nel Mondo in quest' Arte impossibile per chi non abbia conosciuto il calore delle fornaci sin dalla più tenera età .

La Ditta in cui lavora vince, con le sue Opere, numerosi Premi in Esposizioni Artistiche anche negli Stati Uniti ( Miami ) . Ma, dopo 7 anni di permanenza in Venezuela, la nostalgia si fa sentire ed Egli decide di tornare nella sua amata Murano, dove in breve da vita a realizzazioni artistiche personalizzate . E' questa una svolta importante nella sua vita di Uomo e di Artista . Consapevole ormai di avere a disposizione capacità ed esperienze sufficienti, inizia una propria attività, dando vita ad una produzione di oggetti artistici con tecnologie innovative, accostando spesso al vetro altri materiali, nobili e non ( rame, bronzo, ottone ) . Alterna, in una continua ricerca di emozioni cromatiche, decorazioni in oro e argento, con risultati spesso esaltanti . Si cimenta con tecniche molto particolari come i vetri lavorati a "tessuto" oppure i vetri " sommersi " .

Nascono così le stupende serie di vasi, piatti, lampade, nelle cui traspaenze sembrano galleggiare tutti i riflessi cromatici della nostra Laguna . Rossi tramonti, albe dorate, alghe marine e cieli azzurri si fondono per dar vita ad una fantasmagoria di colori ora tenui, ora aggressivi, sempre sublimi nella loro purezza . Sembra che NICHETTO abbia, come tanti suoi predecessori, la capacità di imprigionare la luce e che questa luminosità reclusa a sua volta conformi la massa in cui si trova a vivere .

C' è in tutto questo una sorta di simbiosi con Venezia, col suo carattere equoreo, una relazione tra la materia usata, solida e incorporea insieme e la Città, con i suoi chiaroscuri e le sue luci accecanti . E nello svelarsi dei vitrei riflessi ritroviamo tutta la cultura e la civiltà di questa millenaria magia edilizia che, secondo le regole umane, non avrebbe dovuto esistere . Idealizzare un sogno di bellezza per poi concretizzarlo in mille barbagli luminescenti è retaggio di pochi, i Maestri Vetrai muranesi appartengono a questa " Elite ", e la loro capacità di trasmutare " polvere primordiale " in pura poesia visiva, sublimando così il Creato, li rende unici tra gli uomini .

Oggi Luciano NICHETTO è un Uomo che può vantare molte soddisfazioni e che, guardandosi indietro, non ha di che pentirsi per ciò a cui ha dovuto, con sacrifici fisici e morali, rinunciare negli anni più belli della propria giovinezza . Molte delle sue opere sono ammirate in tutto il mondo e numerosi sono i collezionisti e i mercanti, specialmente negli Stati Uniti, che espongono il meglio della Sua produzione nelle loro Gallerie pubbliche e private. Ma al di la dell' appagamento materiale, peraltro necessario, crediamo che nulla valga la coscienza di aver creato con le proprie mani opere che con la loro presenza possano alleviare lo spirito e guidare la mente attraverso i sentieri del bello e del sapere .

E la precisa sensazione di aver operato con un materiale, il vetro, che ha tutte le caratteristiche del mistero ed il fascino dell'impossibilità di esistere, che si lascia formare e trasformare da amorfa massa sfuggente, a volte infida, a capolavoro ammantato di luce, quasi fosse quest' ultima l' unico sostegno di un peso che sembra inesistente . Tutto ciò è permesso solo a pochi " sacerdoti " ammessi, dalla sorte di nascere in questo lembo di terra circondata dall'acqua, nell' officina di " Vulcano ", a competere con il fuoco e la terra per trarre dalle loro viscere, quasi furto sacrilego, il cangiante cromatismo dell'arcobaleno e la compattezza incorruttibile del più puro diamante .

Luciano NICHETTO è uno di questi, Uomo " semplice " che ha saputo però coniugare le doti che gli sono proprie con le grandi tradizioni del passato e con l' attuale necessità di sintesi artistica per dar vita a qualcosa che al di là degli schemi rappresentativi, possa servire di lezione per le generazioni future . Un Artista che, con il suo " modesto " apporto, consente il sopravvivere di un'Arte unica ed inimitabile e di un Mondo Millenario, il mondo del VETRO di MURANO. 

Venezia, Giugno 1998.